venerdì 28 marzo 2008

DECOLONIZZAZIONE E GUERRA FREDDA 2

America latina
Il sudamerica fornisce la dimostrazione più evidente che la decolonizzazione non era sufficiente ad attenuare la dominazione imperialista. I paesi latino-americani, pur essendo indipendenti, vivevano in una condizione di grande povertà in quanto erano controllati dagli USA che impedivano il controllo del mercato e delle potenzialità economiche di ogni singolo stato. L'unico paese che riuscì ad opporsi all'egemonia americana fu Cuba, in cui il movimento rivoluzionario guidato da Fidel Castro, appoggiato dalla popolazione contadina, riuscì a rovesciare nel 1959 il governo del dittatore Batista, fedele esecutore degli interessi americani. All'inizio la posizione dei rivoluzionari cubani non era di orientamento comunista ma, dopo il tentativo di invasione dell'isola compiuto nel 1961 da alcuni cubani anticastristi, appoggiati dagli americani, Cuba si spostò nell'orbita dell'Unione sovietica.
I paesi non allineati
Dal punto di vista dello schieramento internazionale, alcuni paesi scelsero di essere "non allineati", cioè nè capitalisti, nè comunisti. Tra questi vi era:l'India, il Pakistan,l'Egitto e i paesi arabi,l'Indonesia fino al 1965; l'unico paese europeo che si schierò tra i non allineati fu la Jugoslavia. Nel complesso, il fronte dei "non allineati" fu più antioccidentale che antisovietico perchè essi erano in primo luogo contro l'imperialismo. La via scelta da questi paesi non fu facile da percorrere perchè erano poveri, non avevano aiuti per cui la loro organizzazione sociale ed economica fece molta fatica a crescere.

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