mercoledì 18 giugno 2008

PER ALESSIA

E' limitativo risponderti in breve e a un giorno dall'esame, comunque:

1- Il romanzo è autobiografico per cui Corrado è il simbolo di Pavese, esprime il dramma di un uomo che è incapace di agire, che non è in grado di assumersi le sue responsabilità sia private (l'amore per Cate ed il figlio) che pubbliche (la scelta della resistenza). Corrado/Pavese ha vissuto una "futile vacanza", un lungo isolamento "come un ragazzo che giocando a nascondersi entra dentro un cespuglio e ci sta bene, guarda il cielo da sotto le foglie, e si dimentica di uscire mai più". Tutto ciò fa emergere in modo ancora più forte la scelta dei suoi amici che sono diventati partigiani;

2- Cate invece si è assunta le proprie responsabilità sia private (la maternità vissuta in modo silenzioso e personale) crescendo Dino (diminutivo di Corrado), sia pubbliche perchè ha fatto la scelta dalla parte dei partigiani. Ella acquista valore anche come donna. Dino rappresenta ciò che Corrado avrebbe voluto essere che ha coraggio che nonostante la gioventù sceglie;

3- La guerra viene vista come una vergogna per l'uomo, un'abominevole esperienza che uccide persone, che sparge male, violenza e sangue nel mondo per cui serve a poco conoscere chi muore perchè, in fin dei conti, muore l'uomo nella sua essenza e quei morti sono la concretizzazione della colpa e della bestialità dimostrata dall'uomo.

Mi raccomando leggi bene l'ultimo capitolo. ciao

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