IDENTIKIT DEL TESTO
- Conoscenza dell'autore: vita, opere, pensiero
- Epoca:1819
- Da dove è stato tratto: Canti
COMPRENSIONE DEL SIGNIFICATO
- Parafrasi del testo (già fatta in classe)
- Suddivisione tematica:
- vv. 1-3 situazione iniziale: il poeta si trova in un luogo determinato e familiare, con l'impossibilità della visione: la siepe che chiude lo sguardo, impedendo ad esso di spingersi sino all'estremo orizzonte;
- vv.4-8 l'impedimento della vista fa subentrare il fantastico; il pensiero si costruisce l'idea di un infinito spaziale senza limiti, in silenzi sovrumani e profondissima quiete; di fronte a tanta vastità il cuore prova sgomento;
- vv.8-13 il poeta viene ricondotto alla realtà dallo stormire del vento tra le piante e comincia il paragone tra finito e infinito spostandosi dalla dimensione spaziale a quella temporale (fluire del tempo, le epoche passate, l'età presente);
- vv.13-15 il poeta approda di nuovo all'infinito che torna ad essere connotato con indicazioni spaziali (questo mare) che gli fanno perdere l'identità; questa sensazione di naufragio dell'io è piacevole, "dolce".
La poesia "L'infinito" anticipa riflessioni che Leopardi svilupperà in seguito relative al piacere e alla teoria del vago e indefinito. Leopardi sostiene che particolari sensazioni visive o uditive, per il loro carattere vago e indefinito, inducono l'uomo a crearsi con l'immaginazione quell'infinito a cui aspira e che è irraggiungibile, perchè la realtà non offre che piaceri finiti e perciò deludenti. La poesia rappresenta uno do questi momenti in cui l'immaginazione strappa la mente al reale e la immerge nell'infinito.
ANALISI METRICA
- Poesia formata da un'unica strofa di 15 endecasillabi sciolti; Leopardi rifiuta la tradizionale suddivisione in strofe per usare una forma più adatta all'espressione della soggettività;
- Presenza di numerosi enjambement (n.10)che servono a creare una struttura continua;
- presenza di assonanze
- livello lessicale: siccome la poesia e paragone tra finito e infinito la scelta delle parole corrisponde a queste due fasi. fase del finito: uso di parole monosillabiiche o bisillabiche, uso di "questo" per indicare le cose vicine; fase dell'infinito: parole polisillabiche,enjambement, uso di "quello" per indicare le cose lontane;solo alla fine la parola "questa" indica l'infinito perchè il poeta è entrato nella dimensione dell'infinito.
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